Satira è un termine che ha notoriamente assunto molti significati nel corso della storia: ha irriso il potere (politico e/o religioso) costituito, ha reso di mira personaggi pubblici anche al di fuori dei canali standard del potere, semplicemente perché in vista, talvolta ha lasciato da parte la persone specifiche per concentrarsi invece sule piccole e grandi debolezze umane (come scrivere su un forum tra le cinque e le sei di un torrido giovedì mattina lanciando bestemmie contro una tastiera che salta una lettera su tre, ma restare determinati a portare avanti un discorso che sa già di logoro appena iniziato senza chiedersi perché, ma al limite perché no?). Essa ha assunto anche molte forme artistiche: poesia, canzone, prosa, fumetto, cartone animato, cinema...
A mio avviso due sono le costanti irrinunciabili che fanno la satira: in primo luogo deve essere buffa, non necessariamente da spanciarsi dalle risate, può anche solo far sorridere, in secondo luogo deve contenere un giudizio morale. Questi due elementi dovrebbero avere una certa sinergia: la prepotenza del lato comico a discapito di quello morale sfocia nell'umorismo da caserma o in quello pecoreccio dove magari si ride del potere o dei vizi, ma la cosa muore lì, la prepotenza della morale sulla comicità a sua volta indebolisce l'efficacia del messaggio.
Chiuso questo preambolo vengo al punto: quale forma satirica prediligete? E quale messaggio vorreste trasmettere a grandi linee?